sabato 25 febbraio 2012

REFERENDUM SULLA CACCIA IN PIEMONTE

Il referendum sulla caccia in Piemonte è stato bloccato per 25 anni, ma finalmente è stata fissata una data.
By Nasjonalbiblioteket (Flickr: Jakt på utstoppet elg) [CC-BY-2.0 (www.creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons

Si svolgerà il 3 giugno 2012 dopo che il TAR il 10 di febbraio aveva obbligato la Regione Piemonte a programmare la data del referendum entro 15 giorni.
Hanno quindi avuto successo le annose battaglie di ecologisti e ambientalisti per votare sulla caccia. La costituzione del comitato referendario contro la caccia, composto da  Italia Nostra, Lac, Legambiente, Lav, Lipu, Pro Natura, Radicali Italiani e Wwf,   risale addirittura al 1987!
In realtà il testo referendario non chiede di abolire la caccia ma prevede restrizioni molto interessanti.

Tra queste quella più interessante secondo noi è quella di VIETARE LA CACCIA la domenica. Per la prima volta con questo quesito si pensa alle famiglie che hanno qualche timore a passeggiare libere per i boschi per la paura di beccarsi qualche pallottola "vagante".

Il testo del referendum sulla caccia prevederà poi una limitazione al numero delle specie cacciabili. Questo punto prevede vengano cacciate solo quattro specie:
lepre, fagiano, cinghiale.
Per quanto riguarda le altre specie, si continua a prevedere la possibilità di intervenire con abbattimenti di controllo se l’eccessiva presenza di fauna selvatica dovesse comportare danni all’agricoltura.

Il Governatore Roberto Cota si è espresso in odo contrario al referendum sulla caccia adducendo motivi economici per una materia che potrebbe essere demandata alla legislazione del Consiglio Regionale. Pensiamo però che le potenti lobby dei cacciatori, difficilmente farebbero passare queste modifiche, come in effetti è successo negli ultimi 25 anni.

Quindi il 3 giugno 2012, nonostante il ponte del 2, chiediamo ai cittadini piemontesi di votare in massa per referendum, una scelata per la natura e per l'ecologia .