lunedì 31 ottobre 2011

ECOLOGISTI DI DESTRA

Nasce un nuovo blog che si propone di difendere l'ecologia e la natura, si chiama "Disarming the Green" e per il momento nasce attraverso un blog. La nascita di questo movimento si deve al finiano Benedetto della Vedova.
Disarming the Green si propone come movimento di destra in contrapposizione al monopolio dei Verdi in campo ambientale. Il blog si propone di osservare l'ecologia e l'ambientalismo da un'ottica diversa da quella dei Verdi di sinistra. Secondo il blog è necessario battere la povertà per aumentare la salvaguardia dell'ecologia e della natura perchè le società ricche hanno maggiore consapevolezza dei problemi ambientali delle società povere.
Disarming the Green mette inoltre in primo piano il ruolo della scienza per migliorare e diminuire lo sfruttamento delle risorse naturali.




In realtà i Verdi Liberali come si definisce lo stesso Della Vedova non sono una novità in Europa ma alle ultime elezioni svizzere hanno ottenuto ottimi risultati.

L'intenzione è di contrastare la visione dei Verdi che spesso contrappongono lo sviluppo e la salvaguardia ambientale. Staremo a vedere le proposte per il futuro, l'idea non sembra male, anche se qualche perplessità rimane sul nome del blog. Perché un nome contro? Perché in inglese?

mercoledì 26 ottobre 2011

GESTIONE DEI RIFIUTI

Per gestione dei rifiuti si intende l'insieme delle politiche volte a gestire l'intero processo dei rifiuti, dalla loro produzione fino alla loro sorte finale, e coinvolgono quindi: la raccolta, il trasporto, il trattamento (riciclaggio o smaltimento) e anche il riutilizzo dei materiali di scarto, solitamente prodotti dall'attività umana, nel tentativo di ridurre i loro effetti sulla salute dell'uomo e sull'ambiente.


Un interesse particolare negli ultimi decenni riguarda la riduzione degli effetti dei rifiuti sulla natura e sull'ambiente e la possibilità di recuperare risorse da essi, e la riduzione della produzione di rifiuti stessi.
La gestione dei rifiuti Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

http://ecologia-natura.blogspot.com/

martedì 25 ottobre 2011

DISCARICA

La discarica è un sito in cui vengono accumulati rifiuti non selezionati e che non si è riusciti a selezionare per il riciclo.
Le discariche però hanno grossi problemi, oltre agli spazi enormi che richiedono e che non possono essere più sfruttati per l'agricoltura, gli odori e il percolato che se le discariche non sono costruite e mantenute a dovere.


Una moderna discarica con protezioni e barriere (Honolulu, Hawaii). Fonte wikipedia

La normativa italiana col Dlgs. 36/2003 recepisce la direttiva europea 99/31/CE che prevede tre tipologie differenti di discarica:
discarica per rifiuti inerti
discarica per rifiuti non pericolosi (tra i quali gli RSU, Rifiuti Solidi Urbani)
discarica per rifiuti pericolosi (tra cui ceneri e scarti degli inceneritori).

I residui di molti rifiuti, soprattutto organici, restano attivi per oltre 30 anni e, attraverso i naturali processi di decomposizione anaerobica, producono biogas e numerosi liquami (percolato) altamente contaminanti per il terreno e le falde acquifere per cui il conferimento senza preventivo trattamento di compostaggio è da evitarsi.

 Visti gli enormi tempi di degradabilità dei materiali normalmente conferiti in discarica (come le plastiche e ancor peggio i rifiuti pericolosi) è ragionevole stimare la possibilità di rilevare tracce di queste sostanze dopo la chiusura di una discarica per un periodo che va fra i 300 e i 1000 anni, per cui andrebbero trattati differentemente.

Le discariche inoltre attraverso l'azione di enzimi producono biogas che in molti casi viene recuperato per produrre energia pulita.

Le alternative alla discarica come il compostaggio per la frazione organica, l'incenerimento o il riciclo per la plastica, oggi ci sono ma devono necessariamente passare attravero la selezione da parte dei cittadini e il riciclo.

http://ecologia-natura.blogspot.com/

domenica 23 ottobre 2011

IMPRESE GREEN ITALIANE FATTURATO RECORD

Secondo un rapporto della IR Top, società italiana specializzata nella consulenza in Investor Relations e Comunicazione Finanziaria, le imprese di green economy italiane crescono di più delle concorrenti europee sia come fatturato che come utili.

Lo studio ha preso in esame 13 società italiane che si occupano di ecologia e ha registrato un aumento del +35% dei ricavi nel 2010 rispetto a una media europea del +25.

Lo sviluppo del settore green è stato incentivato negli ultimi anni dal settore finanziario attraverso il crescente interesse di fondi di investimento verso aziende con impronta ecologica.

Le società italiane incluse nel campione sono: Alerion Clean Power, Biancamano, Eems, ErgyCapital, Falck Renwables, Fintel, Greenvision Ambiente, K.R. Energy, Kerself, Kinexia, Pramac, Sadi Servizi Industriali e Terni Energia.

La notizie è sicuramente positiva, ma non ci si può non chiedere quanto inciderà la riduzione degli incentivi di fotovoltaico e fonti rinnovabili su questi dati sorprendenti.

Lo sviluppo di un economia verde che tenga in considerazione l’ecologia e il rispetto della natura è sicuramente un asset strategico per l’economia del futuro, speriamo che anche i nostri politici se ne rendano conto.

FONTI RINNOVABILI

Le fonti rinnovabili sono quelle fonti di energia che per loro caratteristica peculiare si RIGENERANO oppure non possono essere esaurite in tempi "umani" (30 o 50 anni).

Negli ultimi anni poi con i termini " fonti rinnovabili " vengono contraddistinte tutte quelle fonti energetiche pulite che non compromettono le risorse naturali delle generazioni che abiteranno la Terra in futuro.

Le fonti rinnovabili vengono quindi presentate come fonti amiche dell'ecologia, in contrapposizione alle fonti fossili di energia (ad es. il petrolio).

Le fonti rinnovabili vengono quindi considerate ecologiche e pulite, perché non immettono in atmosfera sostanze nocive.

Gli esempi più comuni di fonti rinnovabili di energia sono:
- fotovoltaico
- eolico
- energia idroelettrica
- biomasse
- geotermico
- onde e mare

Le fonti rinnovabili sono aumentate molto negli ultimi anni anche grazie all'aumento del prezzo del petrolio, per l'eolico ad esempio si è passati da 1.127 mw istallati nel 2004 nel mondo a 4.850 mw istallati nel 2009.

Ma le fonti rinnovabili si possono trovare anche in chimica, ad esempio le bioplastiche sono derivate dal mais  fonte rinnovabile e biodegradabile, quindi rispettosa della natura e dell'ecologia.

sabato 22 ottobre 2011

LE 500 AZIENDE GREEN SECONDO NEWSWEEK

Ecco la classifica di NEWSWEEK delle 500 aziende mondiali più attente all'ecologia.
La classifica (di cui http://ecologia-natura.blogspot.com/ pubblica le prime 10 posizioni) è stata stilata in base a degli indicatori molto precisi.
NEWSWEEK ha preso in esame le emissioni complessive di CO2, l’utilizzo dell’acqua, i programmi e le iniziative intraprese dall’azienda per la sostenibilità ambientale, la trasparenza dell’azienda nei propri bilanci verso gli aspetti ambientali.



1 Munich Re                   Germany                        Financials

2 IBM                           United States                      Information Technology & Services

3 National Australia Bank     Australia                              Financials

4 Bradesco                            Brazil                               Financials

5 ANZ Banking Group         Australia                              Financials

6 BT Group                  United Kingdom                     Telecommunications

7 Tata Consultancy Services   India                        Information Technology & Services

8 Infosys                                India                          Information Technology & Services

9 Philips                         Netherlands                                 Capital Goods

10 Swisscom                  Switzerland                           Telecommunications

Le imprese italiane non escono male da questa classifica: al 23mo posto troviamo Telecom Italia, al 29mo posto la Fiat (!), al 30mo Unicredit group, al 57mo Intesa, al 69mo posto le Generali.

Anche se rimane il dubbio di come si possa accomunare in una stessa classifica ambientale aziende meccaniche come la FIAT e finanziarie come UNICREDIT che per loro stessa natura hanno meno problemi ambientali.

Bisogna ancora notare come due aziende Australiane siano nei primi 5 posti al mondo di questa classifica, fatto che dimostra come l'Australia conservi un'anima attenta all'ecologia e alla natura.

Potete trovare la classifica ufficiale di NEWSWEEK seguendo questo link http://www.thedailybeast.com/newsweek/features/green-rankings/2011/international.html

giovedì 20 ottobre 2011

SESSO E ECOLOGIA

Si definiscono Ecosexual, sono quelle persone che scelgono il partner sulla base della loro condivisione per le preoccupazioni ambientali e una condotta di una vita dedicata al green. Compagne e compagni con cui condividere una vita quotidiana eco-sostenibile: anche sotto le lenzuola. E se non sapete dove trovarli, ci sono appositi siti web dedicati, come greensingles o ewsingles.




 Perché l’ecologia non passa solo dalla preparazione di una cenetta con prodotti provenienti da coltivazioni biologiche, o da un romantico giro in bicicletta al posto di quello, da cliché (e ad alte emissioni), a bordo di una spider rossa. Ci sono molti modi di limitare l’impatto sull’ambiente; 
Su internet si può trovare un po' di tutto dai vibratori a ricarica manuale a quelli ricaricabili con energia solare,dai profilattici prodotti esclusivamente con lattice naturale agli oli per massaggi senza glicerina.
 Insomma il sesso per l'ecologia e la natura.

martedì 18 ottobre 2011

RICICLARE E RIUSARE ON LINE

Oggi vi voglio segnalare un sito importante per l'ecologia 2.0, l'ecologia che naviga su internet!

Reoose è il primo eco-store del riutilizzo e del baratto asincrono che crede in una seconda vita degli oggetti e dove non si usa il denaro.
Solo in Reoose grazie ai crediti puoi “scambiare” i tuoi oggetti inutilizzati con chi vuoi e “acquistare” ciò che ti serve veramente

È ufficialmente online dallo scorso 1° settembre www.reoose.com, il primo eco-store in Italia che si serve di un nuovo tipo di baratto, detto asincrono, per “riciclare” oggetti “non utilizzati” per dargli una “seconda vita”, il tutto senza l’utilizzo del denaro.

Reoose nasce per dar vita ad un consumo sostenibile, per acquistare prodotti in maniera consapevole, quelli di cui necessitiamo realmente, evitando sprechi e salvaguardando al tempo stesso l’ambiente. Il progetto, infatti, si ispira alla filosofia delle tre R: Riduzione dei rifiuti, Risparmio e Riciclo...
Reoose introduce il concetto di baratto asincrono che, utilizzando gli strumenti forniti dalla rete ,velocizza e semplifica l’esperienza utente, una sorta di baratto 2.0.
Abbattere lo spreco quindi, attribuendo ad ogni oggetto un valore virtuale in crediti (indipendente dalla marca ma basato sull’effettivo stato nuovo-usato e del potenziale valore inquinante) da utilizzarsi, per avere altri oggetti che altri hanno deciso di “smaltire” in modo intelligente.
Un progetto che vuole stupire fino in fondo, dando la possibilità anche a coloro che lo desiderano di “investire” i crediti maturati dallo scambio, in beneficenza, destinandoli quindi alle Onlus partner.

L'ecologia corre su internet....

domenica 16 ottobre 2011

INDIPENDENZA ENERGETICA OFF GRID

Vi piacerebbe avere una casa off-grid cioè staccata dalla rete elettrica ed energetica? Una casa che si alimenti con criteri di ecologia e rispetto per la natura?

Grazie ad un'azienda italiana oggi è possibile. Il loro innovativo prodotto si chiama Off-Grid Box.
"Bastano sole e pioggia. Nient’altro. Niente bollette, niente sprechi, nessuna dipendenza dalle fluttuazioni di mercati e decisioni lontane. " Assicurano sul sito della casa produttrice di Arezzo, in poco più di 3 metri per ogni lato sono contenuti: i pannelli fotovoltaici, i pannelli solari termici, un kit per la fitodepurazione e all'interno rimangono pre-installati, pre dimensionati e ottimizzati tutti gli impianti per la produzione di elettricità, acqua calda, depurazione degli scarichi, acqua piovana, geotermia, idrogeno e quant'altro serva sul posto per vivere confortevolmente e in armonia con la natura.
Il container viene spedito al cliente con le attrezzature al suo interno.

I tecnici portano fuori le parti che devono stareall'esterno come i pannelli fotovoltaici
Il container può diventare un vano aggiuntivo per la casa o essere interrato.



Il particolare più interessante è che se l'energia elettrica prodotta è in eccedenza viene trasformata in idrogeno, accumulata per il futuro e poi utilizzata grazie a celle a combustibile.

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sabato 15 ottobre 2011

WORLD SOLAR CHALLENGE 2011

Il World Solar Challenge è la più importante competizione al mondo per veicoli solari. Si tiene ogni 2 anni in Australia, paese avanzato sotto il profilo dell'ecologia. I veicoli alimentati esclusivamente con celle fotovoltaiche devono attraversare il deserto australiano.



I veicoli,coperti di pannelli fotovoltaici, sembrano usciti da un film di fantascienza e corrono silenziosi attraverso il deserto australiano. Il World Solar Challenge si corre dal 1987.L'edizione di quest'anno partirà il 16 ottobre 2011

La creatività di ingegneri e centri di ricerca di tutto il mondo viene messa in campo per creare veicoli alimentati esclusivamente con l'energia rinnovabile e pulita del sole.
 Tra gli equipaggi in gara quest'anno anche un veicolo italiano l'Emilia II costruito dal team Onda Solare. Emilia II è una macchina elettrica quasi interamente costruita in carbonio, kevlar e nomex: un veicolo ad alta efficienza alimentato da 6 mq di celle fotovoltaiche al silicio.



Il World Solar Challenge si corre su una strada aperta al traffico tra le 8 del mattino e le 17 del pomeriggio i veicoli solari dovranno superare i 3.000 Km da Adelaide a Darwin.

Il World Solar Challenge è una grande occasione per dimostrare che con l'energia solare e le fonti rinnovabili ci possiamo muove e divertire anche con una gara, senza inquinare, rispettando l'ecologia e la natura.

sabato 8 ottobre 2011

MOBILITA' SOSTENIBILE

La mobilità sostenibile è un concetto abbastanza difficile da capire per la gran parte delle persone, questa fotografia aiuta a capire la differenza che passa tra le auto e le biciclette per l'ecologia e la natura.


Ci vuole coraggio per lasciare a casa la macchina e usare la bicicletta,soprattutto nelle strade italiane. Ci vuole coraggio da parte degli amministratori pubblici per incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici, che devono essere facilmente raggiungibili e puntuali.

 Solo così potremmo migliorare il nostro modo di muoverci con notevoli vantaggi per l'ecologia e la natura.

MICROEOLICO E MINIEOLICO

Ma chi lo dice che per produrre energia eolica ci vogliano grandi impianti con un alto impatto sull'ambiente e sull'ecologia?

MICROEOLICO

Il microeolico può essere la soluzione, si tratta di impianti di piccole dimensioni che producono pochi kw, ma che possono essere posizionati anche in luoghi non allacciati alla rete elettrica. Quelli che vengono definiti in gergo impianti "stand alone".

Gli impianti eolici di piccola taglia vanno combinati a sistemi di accumulo (le batterie) e si possono integrare con pannelli fotovoltaici o altre fonti green (i cosiddetti sistemi ibridi) che possono colmare il fabbisogno energetico di un’abitazione in area remota, lasciando al vecchio e poco ecologico generatore diesel solo la funzione di soccorso.

MINIEOLICO

Con il minieolico invece si entra in una scala più industriale per quanto riguarda la produzione di energia elettrica.
In questo caso infatti i generatori raggiungono i 200 kw e secondo le stime dell’ ANEV,la potenza installata in Italia si aggira in questo caso attorno ai 5.744 kW
Poco tempo fa, a conferma della vivacità del settore, è stata certificata la prima turbina minieolica italianaLibellula 55, che, come recita il nome, vanta una potenza di 55 kW. “Produce energia sufficiente per decine di famiglie ed è quindi adatta ad aziende, non utenze isolate”, racconta Lorenzo Partesotti, A.D. di ARIA, la società livornese che la produce. “Ce ne sono una ventina già installate e altrettante in produzione. Aiutano le aziende in crisi che diventano anche coltivatrici di vento. E non è escluso che possano essere utili in alcune isole minori, con complessi sistemi di accumulo a disposizione’’


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sabato 1 ottobre 2011

FINCANTIERI PER I RIFIUTI

Potrebbe passare anche dalla gestione del ciclo dei rifiuti il rilancio della FINCANTIERI.

E’ stato presentato il 26 settembre 2011, presso la Facoltà di Economia dell’Università di Napoli Federico II, il progetto “Plasmare”, per la realizzazione di impianti su navi costruite dalla FINCANTIERI per il trattamento dei rifiuti solidi urbani. Il progetto è ideato e promosso da Fincantieri attraverso il suo centro di ricerca applicata Cetena (Centro per gli Studi di tecnica navale).

Il progetto “Plasmare”, in fase avanzata di sviluppo, prevede la costruzione di due piattaforme galleggianti non autopropulse da posizionarsi in acque “protette”: la prima dedicata alla ricezione dei rifiuti solidi urbani con produzione di cdr (smaltimento di circa 400 tonnellate al giorno di rifiuti solidi urbani), e la seconda per la gassificazione dello stesso prodotto tramite l’utilizzo di tecnologia al plasma in grado di recuperare energia dal gas di sintesi prodotto.

Il progetto, contribuendo in maniera ECOLOGICA alla soluzione del problema dei rifiuti, offrirebbe evidenti vantaggi: emissioni inquinanti solide e gassose prossime allo zero, tempi di realizzazione brevi, costi di realizzazione ed operativi contenuti e certi, limitato impatto sul territorio grazie alla possibilità di localizzare gli impianti in opportune aree portuali dismesse o abbandonate.

Insomma l'ecologia e il rispetto per la natura potrebbero essere uno sbocco interessante per la FINCANTIERI.

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