martedì 19 luglio 2011

STUDIARE I GHIACCIAI PER CAPIRE IL CLIMA

Ancora pochi giorni e si parte. Dopo la spedizione nel Karakorum del 2010, a fine luglio la seconda missione prevista dal progetto “Sulle tracce dei ghiacciai” muoverà alla volta del Caucaso. Un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Enel Green Power e l’associazione italiana no-profit “Macromicro”, che coniuga in particolare la comparazione fotografica e la ricerca scientifica al fine di analizzare gli effetti dei mutamenti climatici sui più importanti ghiacciai montani del pianeta.
I grandi cambiamenti della Terra, che coinvolgono l’atmosfera e il clima, condizionano infatti la biosfera e l’ambiente dell’uomo. E questi cambiamenti sono misurati da termometri terrestri precisi e affidabili come i ghiacciai.

Il successo mediatico della prima spedizione, e l’interesse che il suo contenuto ha suscitato presso la comunità scientifica di riferimento, hanno conferito un deciso carattere di internazionalità all’intero progetto, lasciando prevedere un crescente interesse per le prossime tappe che, oltre al Caucaso, interesseranno anche le Alpi, le Ande e l’Alaska.

Il comitato scientifico internazionale, già di grande prestigio accademico, sarà ulteriormente ampliato: al professor Claudio Smiraglia e al professor Kenneth Hewitt, già presenti per la spedizione in Karakorum, si unirà il dottor Christoph Mayer, docente dell’Università di Monaco di Baviera e membro della Commisione Glaciologica tedesca.

Come informa Fabiano Ventura, ideatore del progetto e presidente di “Macromicro”, “la spedizione ripeterà le fotografie di antichi esploratori per compararle con le vecchie immagini e studiare ed evidenziare le variazioni in atto sul pianeta Terra.” Alle immagini comparative saranno associate dati e misurazioni acquisiti dai glaciologi al seguito. “In definitiva”, conclude Ventura, “vorremmo sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gestione sostenibile delle risorse naturali”.

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lunedì 18 luglio 2011

CARNE RADIOATTIVA IN GIAPPONE

Dopo l'incidente nucleare in Giappone nella centrale di Fukushima l'allarme radioattività si sposta sulla carne. Gli animali che hanno mangiato mangimi contaminati hanno contaminato le carni dei supermercati! Le radiazioni entrano così nella catena alimentare.

In particolare, la catena di distribuzione Aeon Co ha dichiarato di aver venduto 319 chili di carne di manzo radioattivo in un supermercato di Tokyo e in almeno 10 negozi della zona circostante, nel periodo immediatamente successivo allo tsunami dell’11 marzo e alla fuoriuscita di radiazioni dalla centrale nucleare, cioè dal 27 aprile al 20 giugno.

Sembra che la carne provenisse proprio dalla prefettura di Fukushima. Secondo le autorità nipponiche, a questo punto potrebbe finalmente essere vietata la fornitura di manzo proveniente dalla zona di Fukushima.

Nonostante la proverbiale saggezza e organizzazione dei giapponesi ancora una volta in questa emergenza nucleare non si sono dimostrati all'altezza e neanche sufficientemente pronti a prendere le misure necessarie a contenere i danni, una prova ancora di come l'energia nucleare sia dificilmente controllabile.

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giovedì 14 luglio 2011

CHIUSA CENTRALE NUCLEARE IN SPAGNA

Spagna. Ordinata la chiusura di una centrale nucleare Enel

News - 14 luglio, 2011
Ultim'ora anti-nucleare. La Corte Suprema spagnola ha deciso di anticipare al 2013 la chiusura della centrale nucleare di Santa Maria di Garona, a 240 chilometri da Madrid. La nostra richiesta, sostenuta anche da altre associazioni ambientaliste e dallo stesso Governo spagnolo, è stata accettata.

Entrata in funzione nel 1971, la centrale di Garona è di proprietà di Iberdola ed Endesa, la più grande società elettrica in Spagna acquistata da Enel nel 2007. Utilizza un reattore nucleare del tipo BWR (reattore ad acqua bollente) da 466MW, lo stesso usato nel reattore numero 1 della centrale di Fukushima in Giappone.

La centrale doveva chiudere già a luglio 2009 ma, pochi giorni prima della data fissata, il ministro dell'Industria spagnolo ha concesso un’estensione della licenza di quattro anni.

La società proprietaria, Nuclenor, poi ha chiesto un'ulteriore estensione fino al 2019. Richiesta negata oggi dalla Corte Suprema. La sentenza della Corte ribadisce, inoltre, il diritto del Governo di stabilire la chiusura delle vecchie centrali per promuovere i piani nazionali di sviluppo delle energie rinnovabili.

Questa vicenda dimostra come l'industria nucleare cerchi in tutti i modi di fare profitti, tentando di allungare la vita di centrali come quella di Garona, una delle più vecchie e pericolose ancora in funzione in Europa.

Centrali come queste devono chiudere subito: gli interessi economici non possono mettere a rischio la sicurezza delle persone.

In Europa, come nel resto del pianeta, il nucleare è una tecnologia superata. Solo due nuove centrali sono in costruzione - in Finlandia e in Francia – mentre quelle vecchie non verranno rimpiazzate e decine chiuderanno nei prossimi anni.

L'unica strada percorribile, anche qui in Italia, è sviluppare un piano energetico e di investimento basato sulle fonti rinnovabili e sull'efficienza energetica.
 

mercoledì 13 luglio 2011

CUCINARE CON IL SOLE

Pubblico un comunicato stampa apparso sul sito informazione.it che parla di ecologia e natura, perchè anche quando si cucina si deve pensare all'ecologia e alla natura.


Milano, 08/07/2011 (informazione.it - comunicati stampa) La società IDCOOK è così diventata in pochi anni il leader in Europa della cottura solare con una gamma completa di dispositivi per tutti e utilizzabili in ogni luogo, commercializzati nei garden center, i negozi di prodotti bio e naturali e le catene di bricolage, prima in Francia e ora a livello internazionale.

COOKUP 200 e COOKUP INOX sono due modelli di barbecue che si possono utilizzare ovunque: nel giardino, durante le gite o sulla spiaggia. In pochi minuti, il barbecue solare è montato e pronto all’uso. Si cucina senza rischi utilizzando come unica fonte d’energia i raggi del sole con il massimo dell’ecologia … e della praticità.

Nella versione forno, SUNCOOK+ e il KIT SOLARE COOKING permettono di cucinare in maniera sana ed ecologica come in un forno tradizionale, sempre utilizzando i raggi del sole come unica fonte di energia. 
La cottura del forno solare, la cui temperatura sale anche oltre i 200°C permette di riscoprire il vero sapore degli alimenti e di conservarne le proprietà nutrienti.

Novità di quest’anno, l’accendino solare è il gadget ecologico e di tendenza del 2011: accende una sigaretta o un ramoscello in pochi secondi e personalizzato diventa un oggetto promozionale originale e utile.

Il marchio IDCOOK ricerca importatori e distributori in Italia.


Informazioni su IDCOOK

IDCOOK fa parte del gruppo francese SUNITED, così come la società SELER INDUSTRY. IDCOOK ha sviluppato una gamma completa di prodotti solari per la cottura e ricerca partner per commercializzare i propri prodotti nel mondo. SELER INDUSTRY produce riflettori solari a specchio utilizzati nel campo della tecnologia CSP (Energia solare a concentrazione). I riflettori solari a specchio di SELER INDUSTRY sono anche utilizzati da IDCOOK per i propri prodotti di punta: COOKUP 200, COOKUP INOX e il KIT SOLARE COOKING. Il gruppo SUNITED prepara un aumento di capitale per la fine del 2011, con l’obiettivo di rafforzare la propria posizione sul mercato dell’energia solare.

www.idcook.com

Per maggiori informazioni:
IDCOOK SAS
Yann Quinquis, Direttore Vendite    
14-16 Rue Soleillet
75020 Parigi (F)
Tel.: 00 33 1 42 36 15 07
sales@idcook.com
www.selerindustry.com
  
Contatto stampa:  UBIFRANCE Italia – Pole Presse - Barbara Galli
Corso Magenta, 63 – 20123 Milano 
Tel. 02 48 547 310
barbara.galli@ubifrance.fr
www.ubifrance.fr
www.ubifrance.com/it
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lunedì 11 luglio 2011

FARFALLE E NATURA

Vi lascio qualche foto di farfalle. Le ho fotogafate domenica 10 luglio 2011, in valle Germanasca in provincia di Torino.
Se qualcuno è un esperto di farfalle, conosce queste specie e vuole scrivere i nomi sarò felice di pubblicarli.





Qualche immagine dalla natura.

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venerdì 8 luglio 2011

L'INQUINAMENTO DANNEGGIA IL CERVELLO

Un gruppo di ricercatori americani dell’Università dell’Ohio ha pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry una ricerca che mette in luce un legame tra inquinamento e alcuni tipi di disturbi cognitivi.


Le polveri sottili che inquinano l'aria delle nostre città sembrano quindi avere effetto dannoso non solo sul sistema respiratorio ma anche sul cervello.


Secondo gli studiosi l'inquinamento da polveri sottili causerebbe danni ai neuroni cerebrali, al sistema cognitivo e all'umore.I ricercatori hanno sottoponendo per 10 mesi due gruppi di topi alle temibili PM 2.5 e ad aria filtrata hanno rilevato che i topi che avevano respirato PM 2.5 mostravano un umore depresso e avevano più difficoltà a imparare come muoversi in un determinato percorso rispetto ai topi che avevano respirato aria filtrata. Gli esperimenti sono stati effettuati simulando l'inquinamento di città emergenti come quelle cinesi o indiane.
Attualmente lo studio è stato effettuato sui topi, bisognerà attendere ancora un po' per sapere se i risultati sono replicabili anche sull'uomo, ma l'indicazione è sicuramente quella di ridurre l'inquinamento delle città. L'ecologia non fa bene solo alla natura ma anche alla nostra salute.

mercoledì 6 luglio 2011

OFFICINAE VERDI SPA PER LE FONTI RINNOVABILI

Officinae verdi spa è la nuova società nata da Unicredit, WWF e Solon per supportare aziende e famiglie nel percorso dell'istallazioni di fonti rinnovabili.


Nonostante il panorama per le fonti rinnovabili in Italia non sia dei più rosei visti i tagli del governo al comparto, questa iniziativa promette di far risparmiare parecchio ai consumatori utilizzando energie pulite.


Officinae Verdi spa, attraverso un mix di fotovoltaico e risparmio energetico offrirà alle famiglie e alle piccole medie imprese  un servizio integrato e chiavi in mano in grado di produrre un risparmio immediato sulla bolletta. 
I clienti  saranno assistiti da un Energy Desk in tutte le fasi della realizzazione del progetto fino alla certificazione energetica della sua casa o dell'azienda. 
In qualità di EESCO (energy-environment service company), Officinae Verdi supporterà le grandi imprese e gli enti implementando piani di riqualificazione energetica con il sostegno del project finance di UniCredit. Con quella che si chiama "Finanza Tramite Terzi" i flussi dei ricavi originati dal risparmio energetico del progetto ripagheranno infatti i costi del finanziamento e il lavoro della EESCO. 


Questo nuovo progetto, secondo i responsabili della Officinae verdi spa porterà alle famiglie che lo sceglieranno un risparmio del 50% in bolletta mentre per le aziende sarà nell'ordine del 35%.

Una bella notizia per l'ecologia e il rispetto della natura.

martedì 5 luglio 2011

FOTOVOLTAICO

Il fotovoltaico è un'energia rinnovabile perché prodotta con i raggi del sole che ogni giorno cadono sulla Terra. Per questo può essere una valida alternativa alle centrali nucleari.



Un modulo fotovoltaico è un dispositivo in grado di convertire l'energia solare direttamente in energia elettrica mediante effetto fotovoltaico ed è usato per generare elettricità a partire dalla luce del sole. tratto da: wikipedia


La ricerca sul fotovoltaico, anche grazie agli incentivi degli stati, in questi anni ha fatto passi da gigante. L'efficienza dei moduli fotovoltaici sta aumentando in modo esponenziale, riducendo in maniere sempre maggiore le superfici richieste per l'istallazione dei pannelli.


Il grosso problema dei pannelli fotovoltaici è quello di non produrre energia elettrica di notte. Bisogna anche dire che i consumi notturni sono molto bassi, ma grazie alla ricerca sull'idrogeno e sulle batterie nel futuro prossimo si potrà accumulare meglio l'energia prodotta di giorno e utilizzarla nelle ore in cui non c'è il sole.


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sabato 2 luglio 2011

SPOT SUL RISPARMIO ENERGETICO

Chiamatelo marketing virale o pubblicità ma questo video sul risparmio energetico mi sembra molto furbo e interessante...

Ecologia e natura.

IL RISPARMIO ENERGETICO

Sotto il nome di risparmio energetico vanno diverse tecniche atte a ridurre i consumi di energia necessaria allo svolgimento delle varie attività umane.

Il risparmio può essere ottenuto sia modificando i processi in modo che ci siano meno sprechi sia utilizzando tecnologie in grado di trasformare l'energia da una forma all'altra in modo più efficiente.

Uno degli esempi più comuni è dato dalla sostituzione delle lampadine ad incandescenza con quelle fluorescenti che emettono una quantità di energia luminosa diverse volte superiore alle prime a parità di energia consumata.

Anche negli impianti di riscaldamento degli edifici ci sono accorgimenti più o meno semplici per risparmiare energia, come l' uso delle valvole termostatiche, l' uso di cronotermostati ed altri più impegnativi, come la sostituzione degli infissi obsoleti, delle caldaie vecchie con caldaie a condensazione, l'isolamento delle pareti.

Un risparmio energetico si può avere anche a livello di produzione di energia elettrica utilizzando sistemi di cogenerazione atti a migliorare i rendimenti dei vari processi, che consistono in tecnologie atte ad ottenere, simultaneamente ad esempio, energia elettrica e calore; oppure si utilizzano in "cascata" gli stessi flussi energetici a crescenti entropie per utenze differenziate o, infine, ad effettuare forme di recupero energetico a circuito chiuso. Oppure sfruttando l'energia dispersa dal moto degli esseri umani o delle automobili, come è già stato fatto in Olanda, ad esempio con pavimenti sensibili alla pressione che producono energia elettrica, posti nelle scale dei metrò più frequentati del mondo. Gli effetti di queste politiche devono essere sempre considerati in rapporto al Paradosso di Jevons.


tratto da: wikipedia 


Non esistendo in Italia fonti di approvvigionamento energetico importanti (pozzi petroliferi, miniere di carbone ecc) il risparmio energetico è oggi la più importante "riserva" di energia per il nostro paese. 

POLVERI SOTTILI CONTRO RISCALDAMENTO GLOBALE

Secondo gli studiosi del progetto Eucaari (European Integrated project on Aerosol Cloud Climate and Air Quality Interactions),  le polveri sottili riflettendo la radiazione solare e favorendo la formazione di nubi, causerebbero un effetto di raffreddamento del clima terrestre.
Allo studio, promosso dalla Comunità Europea partecipano oltre all'Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) italiano altri 48 istituti di ricerca dislocati in 24 Paesi.

Quindi secondo lo studio abbassando i livelli di polveri sottili nell'aria, respireremmo meglio ma si verificherebbe anche un aumento del riscaldamento di circa 1ºC su scala globale entro il 2030.

Con questo studio viene dimostrato che l'ecologia e la protezione della natura non è una cosa facile, proprio perché la natura si fonda su un delicato equilibrio di molti fattori difficilmente ricreabile artificialmente.

Ecologia e natura.