sabato 17 marzo 2012

IL MERCATO DEL TONNO IN SCATOLA

La popolare organizzazione ecologista Greenpeace sta per rendere nota la nuova classifica "rompiscatole". Per aumentare ancora l'attenzione su questo argomento gli ecologisti hanno creato una serie di manifestazioni di supporto come l'iniziativa "tonno in trappola" in cui i volontari dell’associazione si sono travestiti da lattine di “Tonno in trappola” per denunciare i metodi di pesca distruttivi con cui troppo spesso viene pescato il tonno che finisce in scatola.
Greenpeace da ormai 3 anni valuta 14 marche di tonno in scatola che coprono più dell'80% del mercato italiano per attirare l'attenzione sulla conserva alimentare più amata dagli italiani.

Il tonno in scatola infatti è uno deiprotagonisti principali delle dispense italiane, ma pochi italiani conoscono effettivamente come vengono pescati questi pesci.
Secondo Greenpeace una pesca al tonno eccessiva, indiscriminata e troppo spesso illegale minaccia la specie e l'intero ecosistema marino.


L'obiettivo di Greenpeace è quindi quello di spingere le aziende ittiche ad una maggiore attenzione ai temi ambientali coinvolgendo in prima persona i consumatori, attivando quindi un sistema virtuoso di causa effetto si marketing.

Ma l'iniziativa sembra aver fatto centro, alcune marche vengono definite dalla stessa organizzazione ecologista più virtuose. Potete trovare la classifica ufficiale "rompiscatole" di Greenpeace seguendo questo link sul sito dell'organizzazione http://www.greenpeace.it/tonnointrappola/rompiscatole/index.html.
L'etichetta più virtuosa è "Asdomar" che offre già sul mercato alcune scatolette provenienti da un approvvigionamento sostenibile ma dovrebbe ora impegnarsi a non utilizzare tonno pescato con metodi distruttivi nel 100% dei suoi prodotti.

mercoledì 7 marzo 2012

ACQUA ECOLOGICA

L'acqua in bottiglia ci costa 2000 VOLTE in più dell'acqua del rubinetto. Quindi perchè soprattutto in Italia consumiamo così tanta acqua in bottiglia?
Nel filmato si spiega come si è CREATA e COSTRUITA UNA DOMANDA creando un nuovo mercato.
Per sostenere il mercato delle acque minerali inquina dalla produzione delle bottiglie alla distribuzione (trasporti su gomma) allo smaltimento delle bottiglie stesse.

 IN PUGLIA BEVIAMO ACQUA PIEMONTESE E IN VENETO BEVIAMO ACQUA SICILIANA Ma qualcosa possiamo fare anche noi, beviamo acqua del rubinetto, ri-utiliziamo bottiglie in vetro. L'acqua del rubinetto è inoltre molto più SICURA poichè i controlli sull'acquedotto vengono fatti quotidianamente mentre nelle aziende di acque minerali i controlli sono fatti settimanalmente quando non spot.