martedì 20 novembre 2012

ACQUAPONICA

Viene definita acquaponica quel tipo di agricoltura che mette insieme l'allevamento dei pesci alla coltivazione idroponica delle piante.

 L'aggettivo idroponico deriva dal greco ύδωρ (acqua) + πόνος (lavoro).

 In un sistema acquaponico l'acqua delle vasche per acquacoltura viene pompata in quelle idroponiche, in modo tale che le piante che vi si trovano possano filtrarla sottraendo diverse sostanze di scarto dei pesci, traendone contemporaneamente nutrimento.

L'acqua così filtrata potrà quindi essere reimmessa nelle vasche per acquacoltura e riprendere il suo ciclo.
 

Video di un impianto dimostrativo realizzato da AquaGuide (http://www.aquaguide.com) in una serra di un'azienda di agricoltura biologica sita in provincia di Macerata nelle Marche.

 In un impianto acquaponico si utilizza l'acqua di scarico delle vasche, dove vengono allevati ad esempio dei pesci, per irrigare le piante da far crescere, prive di terra e concime chimico.

 Nell'acqua di queste vasche ci sono molte di sostanze nutrienti che vengono utilizzate dalle piante per il loro sviluppo, grazie alle ricche popolazioni batteriche, presenti nei letti di crescita, che si occupano di trasformare le sostanze di rifiuto in importanti elementi di crescita assorbiti dalle radici vegetali.

 Le colture acquaponiche e idroponiche sono metodi alternativi molto rispettosi dell'ecologia e della natura. Un grande vantaggio dell'acquaponica è quello di utilizzare meno acqua delle colture tradizionali perchè l'acqua dell'impianto può essere utilizzata anche per 6 mesi.

 Con questo tipo di coltura vengono praticamente eliminati i fertilizzanti, i quanto l'acqua viene arricchita dai materiali di scarto dei pesci. In poche parole l'acquaponica è un piccolo mondo chiuso che riutilizza gli scarti animali per fertilizzare le colture vegetali.

Ancora poco sviluppata è in fase di studio e di impiantipilota che però stanno dando ottimi risultati per l'ecologia e la natura.